I CONSIGLI PER CHI CORRE

ESERCIZI DI ALLUNGAMENTO DA FARSI A TERRA -

Indichiamo ora qualche esercizio da farsi stando a terra:

 

1. Seduti, gambe tese, mani alla nuca. Flettere il busto cercando di avvicinare il piu' possibile la testa ai ginocchi. Mantenere la posizione per dieci/venti secondi. Ripeterlo tre/cinque volte recuperando venti/trenta secondi. E' molto efficace per l'allungamento di tutta la muscolatura posteriore della coscia, delle gambe e per i muscoli intervertebrali. In questo caso abbiamo una maggiore efficacia in quanto bisogna impegnarsi di piu' per evitare ogni flessione delle gambe.

 

2. Seduti, braccia in alto. Flettere una gamba verso l'interno in modo che la pianta del piede sia a contatto con la parte interna dell'altra gamba che deve rimanere tesa. Raggiunta la posizione, inclinare il busto sulla gamba tesa ed afferrare la caviglia. Mantenere la posizione per dieci/venti secondi. Ripetere tre/cinque volte per gamba recuperando venti/trenta secondi. Questo esercizio oltre che ad allungare gli intervertebrali, i posteriori e gli adduttori della coscia, ha effetto mobilizzante sull'articolazione dell'anca e del ginocchio.

 

3. Seduti, gambe divaricate, braccia in alto. Flettere il busto su di una gamba, mantenere la posizione per dieci/venti secondi e passare poi sull'altra. Ripetere tre/cinque volte per gamba. Recuperare venti/trenta secondi.

 

4. Seduti, gambe piegate. Afferrarsi i piedi con le mani impugnandoli sotto la pianta. Fare poi dei piccoli passi in avanti muovendo solo le gambe e senza staccare mai le mani dai piedi. Appena le gambe saranno tese o comunque quando non ce la farete a distenderle ulteriormente, cercate di mantenere la posizione per dieci/venti secondi. Ripetere tre/cinque volte recuperando venti/trenta secondi.

 

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Ecco una seconda serie di esercizi di allungamento da farsi a terra:

 

5. Seduti, mani alla nuca, gambe tese. Flettere una gamba portandola in fuori fino a quando la coscia della gamba tesa e di quella flessa non formino un angolo di novanta gradi. Lentamente allora, andare indietro con il busto fino a portare la schiena a contatto con il terreno. Mantenere la posizione dieci/venti secondi, ripetendo l'esercizio tre/cinque volte per gamba. Recuperare venti/trenta secondi. Questo esercizio ha un effetto mobilizzante sull'articolazione dell'anca, del ginocchio ed e' indicatissimo per l'allungamento del quadricipite femorale.

 

6. Dalla posizione di partenza dell'esercizio precedente. Flettere di nuovo la gamba portandola in fuori come nell'esercizio precedente, a terra. Raggiunta la posizione, flettere il busto sulla gamba tesa e fermarsi in questa posizione per dieci/venti secondi. Ripetere tre/cinque volte per gamba recuperando venti/trenta secondi. L'esercizio e' indicato per l'allungamento dei posteriori delle cosce, degli intervertebrali, del quadricipite femorale e degli adduttori. E' molto utile per la mobilizzazione della colonna vertebrale e dell'articolazione dell'anca.

 

7. Seduti, mani alla nuca, gambe nella stessa posizione dell'esercizio precedente. Torcere il busto dalla parte della gamba flessa, fermarsi per dieci/venti secondi e poi fletterlo sulla gamba tesa fermandosi ancora per dieci/venti secondi. Ripeterlo tre/cinque volte per gamba recuperando venticinque/trenta secondi. Particolarmente importanti sono gli effetti dell'esercizio sulla mobilizzazione dell'articolazione dell'anca e della colonna vertebrale. Sollecita l'allungamento di tutti i muscoli degli arti inferiori.

 

8. Dalla posizione di partenza dell'esercizio precedente. Poggiare a terra le mani, una a sinistra, l'altra a destra della gamba tesa. Spingendo con i piedi e con le mani cercare di sollevarsi da terra il piu' possibile. Torcere poi il busto e voltarsi dalla parte opposta piegando la gamba che prima era tesa e tenendo quella che prima era flessa e sedersi di nuovo. Il busto e la testa sono ora rivolti verso la gamba che prima era flessa. Ripetere questo esercizio di seguito dalle tre alle dieci volte (all'inizio effettuare pause di dieci/venti secondi, per poi arrivare a farlo di continuo). L'esercizio e' validissimo per l'allungamento di tutta la muscolatura degli arti inferiori ed e' molto importante per la mobilizzazione dell'articolazione dell'anca, del ginocchio e della caviglia.

 

Gli esercizi di questo secondo gruppo sara' bene vengano eseguiti dopo averne fatto prima qualcuno di quelli in piedi. Ricordiamo che dedicare dieci/quindici minuti a questi esercizi, magari a scapito di altrettanti minuti di corsa, significa correre con meno rischi, correre meglio, sentirsi meno affaticati e disporre meglio del proprio corpo.

 

Tutti gli esercizi dovranno essere eseguiti con calma. Non e' necessario forzare troppo le posizioni: affinche' siano efficaci bastera' avvertire la sensazione di allungamento. cosi' facendo e se gli esercizi saranno eseguiti con la massima costanza, otterremo dei lusinghieri risultati in tempi abbastanza brevi.

 

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